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Carriera
nell'Inter di
Helenio
Herrera
1960/61 |
Competizione |
V |
N |
P |
piazzamento |
Campionato |
18 |
8 |
8 |
3' |
Coppa delle
Fiere |
3 |
0 |
3 |
el. semifinale |
Coppa Italia |
2 |
0 |
1 |
el. 4i di
finale |
1961/62 |
Campionato |
19 |
10 |
5 |
2' |
Coppa delle
Fiere |
4 |
1 |
2 |
el. 4i di
finale |
Coppa Italia |
0 |
0 |
1 |
el. 8i di
finale |
1962/63 |
Campionato |
19 |
11 |
4 |
Scudetto |
Coppa Italia |
1 |
0 |
1 |
el. 8i di
finale |
1963/64 |
Campionato |
23 |
8 |
4 |
2' |
Champions
League |
7 |
2 |
0 |
Vittoria |
Coppa Italia |
0 |
0 |
1 |
el. 4i di
finale |
1964/65 |
Campionato |
22 |
10 |
2 |
Scudetto |
Champions
League |
5 |
0 |
2 |
Vittoria |
Coppa
Intercontinentale |
2 |
0 |
1 |
Vittoria |
Coppa Italia |
1 |
1 |
1 |
finalista |
1965/66 |
Campionato |
20 |
10 |
4 |
Scudetto |
Champions
League |
2 |
2 |
2 |
el. semifinale |
Coppa
Intercontinentale |
1 |
1 |
0 |
Vittoria |
Coppa Italia |
1 |
0 |
1 |
el. semifinale |
1966/67 |
Campionato |
19 |
10 |
5 |
2' |
Champions
League |
6 |
3 |
1 |
finalista |
Coppa Italia |
1 |
0 |
1 |
el .semifinale |
1967/68 |
Campionato |
13 |
7 |
10 |
5' |
Coppa Italia |
4 |
3 |
3 |
el. semifinale |
1973/74 |
Campionato |
6 |
5 |
4 |
sostituito |
Coppa Italia |
5 |
1 |
0 |
sostituito |
Coppa UEFA |
1 |
0 |
1 |
el. 32i di
finale |
TOTALE |
205 |
93 |
68 |
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Fonte Inter.it
Sarti,
Burgnich,
Facchetti,
Bedin,
Guarneri,
Picchi,
Jair,
Mazzola,
Peirò,
Suarez,
Corso.
Allenatore: Helenio Herrera (ARG)
Il Mago Helenio Herrera vinse con l'Inter tre
campionati nazionali (1962-63, 1964-65, 1965-66), due
Coppe dei Campioni (1963-64, 1964-65) e altrettante
Coppe Intercontinentali (1964, 1965).
Scrive
Furio Zara in "Tutti gli uomini che hanno fatto
grande l'Inter": << Ha cambiato la storia. Dell'Inter,
certo. Ma anche del calcio. Con lui l'Inter è diventata
grande. La Grande Inter. Gli anni Sessanta volano via
sull'onda dei suoi trionfi, HH, Habla Habla, è l'artefice di
una squadra entrata nella leggenda. Tre scudetti, due Coppe
dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Prima aveva
vinto (molto) anche in Spagna, con il Barcellona e
l'Atletico Madrid. Ha imposto la figura dell'allenatore agli
occhi della gente. Si è fatto pagare, e molto. ... uomo
duro, carismatico, bizzarro, ma geniale, come ne nascono
pochi. Pittorico, istrionico, teatrale, sbruffone. Era uno
sciamano, un vero e proprio stregone capace di incantare le
folle e di farsi seguire ovunque.>>
Gianni
Brera lo racconta così: <<Herrera è un lavoratore
straordinario, una forza della natura, un invasato. ...>>
Herrera ha
creato il pressing, con il suo famoso <<Taca la bala>>. La
sua tattica di gioco prevedeva una fortissima difesa e un
attacco superveloce, come dire catenaccio e contropiede.
All'ingresso dello spogliatoio appendeva cartelli con le sue
massime, diventate poi famose:
"Classe+intelligenza+preparazione=scudetto"; "Lottare o
giocare? Lottare e giocare!"; "Chi gioca da solo gioca per
l'avversario, chi gioca con la squadra gioca per se stesso".
Oppure: "Il tifo è passione, la passione è il calcio, il
calcio è denaro". Durante un'intervista, come si legge sul
già citato "Tutti gli uomini che hanno fatto grande
l'Inter" di Furio Zara, ha anche osservato:"Y con
las victorias vamos a ganar mucho dinero"!
Su "Inter,
il calcio siamo noi", di Filippo Grassia e
Giampiero Lotito, troviamo ancora altre frasi che il
Mago usava ripetere o scrivere su cartelli che affiggeva sui
muri della Pinetina: "Corri sempre più del tuo avversario se
vuoi vincere", "Punta sempre al massimo", "Nella vita si
deve avere l'ambizione di raggiungere il traguardo più alto
possibile: il tuo traguardo E' IL TITOLO".
Mario
Sconcerti scrive in "Storia delle idee del calcio":
<<Il suo calcio era convinzione, non furbizia, poche idee ma
chiarissime. Un martellamento psicologico che oggi
apparirebbe ridicolo ma che allora trasformava le sue
squadre in macchine da guerra. Era intransigente e lontano.
Non aveva la minima ironia e non desiderava averne. Voleva
essere amato e temuto. Chi lo detestava gli diceva che era
presuntuoso. Il Mago rispondeva così: "Sono solo colpevole
di essere il più bravo">>
Danilo
Sarugia scrive in "Grande Inter": <<Semplicità di
schemi, prontezza nel respingere le offensive degli
avversari e nel rovesciare immediatamente il fronte del
gioco, rapidità nel colpire: la micidiale tattica della
guerriglia portata su un campo di calcio. ... "L'unica
squadra nella storia del calcio mondiale che può essere
messa sullo stesso piano della mia Inter - ha più volte
affermato Helenio Herrera - è il Real Madrid di Di Stefano,
che io considero in assoluto il più grande calciatore di
tutti i tempi, di Puskas e di Gento. La mia Inter era
perfetta, due o tre passaggi ed era gol. Un concentrato di
tecnica, tattica, classe, corsa, agonismo e fisico. Oggi
rivincerebbe tutto.>>
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